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Bigols e i ciclamini

01/06/2012

Anche sul cellulare il tuo numero è sotto la voce Bigols.

Quando eravamo piccoline ci facevamo ciotte ciotte di big bubble (noi le chiamavamo bigbabbols). Ne mettevamo in bocca anche tre o quattro alla volta. E tu per me eri ciaciosa come quelle gomme rosa morbide e dolcissime. Eri la mia Bigols.

La prossima settimana vengo a trovarti. Ti porterò delle margherite. Avrei voluto portare i ciclamini. Marco ieri mi ha raccontato che ogni fiore che vedevi per gioco dicevi sempre: ‘Uuuuuh i giclamini’.

T’ho sognata. Ero in macchina tornavo da un lungo viaggio sul Parco Monte Dolce dove siamo cresciute. C’era un sacco di gente che mi aspettava, ma non conoscevo nessuno. Poi ti ho visto, appena sono scesa dall’auto ho fatto una corsa verso di te. E correvi anche tu verso di me, gridavamo: ‘Ari’ ‘Bigols’. Ti sono saltata addosso e ci tenevamo forte. E quei baci, quelle carezze, e quelle risate.

Ho ancora tutta una vita davanti e non mi rimane che incontrarti nei sogni…